Fondo Pensione

fondo pensione

Analizziamo nel dettaglio cos’è un fondo pensione.
Sono una categoria di prodotti finanziari espressamente previsti dalla legge, che servono ad integrare la pensione pubblica. Rappresentano un’importante risorsa per la costruzione della propria rendita pensionistica.

Dobbiamo intendere un fondo pensione come un albero da frutto che darà frutti a suo tempo. Tanti o pochi dipenderà da noi.
Potranno incidere i versamenti effettuati, gli anni di permanenza nel fondo, la tipologia del fondo, i risultati di gestione, i costi, ecc.

Si parla di fondo pensione solo se il prodotto è conforme ad una serie di caratteristiche precise. Queste sono: modalità di versamento, possibilità di avere anticipi durante la fase di accumulo, erogazione del capitale accumulato e/o della pensione, ecc.
L’esercizio dell’attività dei fondi pensione è subordinato alla preventiva autorizzazione da parte della COVIP. È la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, un organismo pubblico che emana la normativa volta a garantire la tutela dei sottoscrittori.

Fondo pensione aperto

Le banche e le assicurazioni possono istituire forme pensionistiche individuali sotto forma di fondi pensione aperti (FPA) o contratti di assicurazione sulla vita denominati PIP. Acronimo di Piani Individuali Previdenziali (chiamati anche Piani Integrativi Personali o Piani di Investimento Pensionistico). Questi fondi pensione sono gestiti da assicurazioni.

Sono a libera adesione da parte di tutti i lavoratori, dipendenti o autonomi, anche in aggiunta a un fondo pensione negoziale di categoria. L’adesione al fondo pensione aperto può essere realizzata su base individuale (singolo lavoratore) o su base contrattuale collettiva. In questo caso l’adesione, pur essendo decisa liberamente e individualmente dal lavoratore, deve avere alla base un accordo collettivo. Questo viene stipulato dal datore di lavoro con il soggetto istitutore del fondo, nel quale sono contenute le condizioni di adesione dei dipendenti.

Fondi pensione negoziali o chiusi

Possono essere costituiti come soggetti giuridici di natura associativa ai sensi dell’art. 36 del codice civile (associazioni non riconosciute).
Sono istituiti a seguito di contratti, accordi collettivi o regolamenti, anche aziendali, e riservati solo a determinate categorie di soggetti. Lavoratori e datori di lavoro di determinate aziende o di un certo settore produttivo che hanno partecipato alla loro costituzione.

Succede che i sindacati dei lavoratori (per esempio CGL, CISL e UIL e le varie emanazioni settoriali) e le associazioni dei datori di lavoro (per esempio CONFINDUSTRIA, CONFAPI, CONFARTIGIANATO e le varie emanazioni settoriali) si mettono d’accordo per costituire un’associazione senza fini di lucro (il fondo pensione negoziale); questo ha lo scopo di gestire il denaro versato dai lavoratori e dalle imprese per l’erogazione di una pensione integrativa.

Lo statuto ed il regolamento dei fondi pensione negoziali o chiusi stabiliscono le regole di partecipazione al fondo in conformità con quanto prescritto dalla legge.
I fondi negoziali vengono definiti anche fondi chiusi perché possono aderire solo i lavoratori che rientrano nelle categorie stabilite dallo statuto e dai regolamenti del fondo negoziale stesso.

La normativa

A livello normativo, tutti i fondi pensione (negoziali, aperti o PIP) sono regolati dalle medesime norme ed hanno i medesimi vincoli e vantaggi fiscali. Visita la pagina deducibilità fondo pensione e scopri come pagare meno tasse.

I fondi negoziali presentano un vantaggio aggiuntivo rispetto alle forme pensionistiche individuali. Poiché sono costituiti attraverso l’accordo fra le associazioni dei datori di lavoro (delle rispettive categorie) ed i sindacati dei lavoratori, sono gli unici strumenti che prevedono un obbligo per il datore di lavoro. Quello di versare al fondo pensione un contributo aggiuntivo nell’ipotesi in cui il lavoratore versi al fondo un contributo volontario.

Con la riforma Maroni, anche le forme pensionistiche individuali possono accogliere il TFR, il contributo volontario dei lavoratori ed il contributo del datore di lavoro. Quest’ultimo, però, non è obbligato a versare il proprio contributo, se non in presenza di uno specifico accordo aziendale.

La fase di raccolta

Durante la fase di raccolta il fondo pensione riceve le contribuzioni previdenziali. Queste gli sono versate dal lavoratore aderente e dal datore di lavoro, nonché le quote di accantonamento annuale del trattamento di fine rapporto (TFR).

Cosa succede al termine dell’attività lavorativa

Maturato il diritto alla pensione, il lavoratore (o più in generale il soggetto aderente al fondo) riceve una rendita pensionistica periodica, proporzionale alla contribuzione accumulata.
Scopri di più sulla rendita fondo pensione.

Gli investimenti realizzati dai fondi pensione possono riguardare sia titoli quotati nei mercati finanziari regolamentati sia quote di OICR.

Sono previste regole specifiche per questi prodotti a tutela dell’investimento dei lavoratori aderenti.
I fondi pensione non possono effettuare speculazioni finanziarie ritenute particolarmente rischiose. Le vendite allo scoperto o utilizzare strumenti finanziari derivati con finalità diverse da quella della copertura dei rischi non sono consentite.

Quanto costa un fondo pensione

I PIP sono strumenti solitamente molto più costosi. La maggioranza dei fondi pensione aperti (FPA), pur essendo meno costosi dei PIP sono comunque inutilmente costosi.

È necessario sottolineare che i costi nei prodotti d’investimento (soprattutto nei piani a lunghissima scadenza come i fondi pensione) incidono drasticamente nella misura delle prestazioni. L’1% di costi in più all’anno può determinare una pensione inferiore anche del 20/30%.

Chi decide di sottoscrivere un fondo pensione deve analizzare molto attentamente i costi e i risultati di gestione negli anni precedenti del fondo pensione che intende sottoscrivere. Può farlo leggendo accuratamente le note informative obbligatorie presenti e redatte secondo quanto predisposto dalla COVIP.

L’adesione ai fondi pensione avviene sempre su base volontaria, sebbene si può realizzare anche con il silenzio-assenso che è considerato una manifestazione di volontà. Una volta aderito, però, non è più possibile tornare indietro.
L’adesione non implica l’obbligo di fare dei versamenti, salvo per i fondi negoziali che fissano la misura minima della contribuzione.

I soldi versati al fondo pensione sono destinati in modo abbastanza rigido alla costituzione di una rendita integrativa. È possibile ottenere delle anticipazioni secondo regole prestabilite ed in alcuni specifici casi è previsto anche il riscatto integrale della posizione. Ma generalmente la legge ha previsto regole piuttosto rigide così da garantire che i soldi versati nei fondi pensione siano destinati all’integrazione della pensione.

Scopri ulteriori informazioni visitando la pagina cos’è la pensione integrativa su questa guida.

Infine ricordiamo di verificare periodicamente la propria situazione previdenziale sul portale dell’INPS.